Le informazioni CR sono dati che vanno a influenzare automaticamente ogni mese il rating bancario delle imprese.
Comunemente la CR è percepita come uno strumento al mero servizio delle banche e come anche la banca dati dei cattivi pagatori ma queste convinzioni sono di fatto dei falsi miti.
Spesso sconosciuta o quantomeno poco nota, la CR oggi però nessuna azienda può permettersi di non più conoscerla, nemmeno le aziende di levatura con buoni rapporti con il sistema bancario.
Le norme europee e di Basilea a cui devono sottostare le banche sono sempre più stringenti per le stesse e, in tale contesto, per le aziende in particolare è sempre più indispensabile conoscere le “regole del gioco” nel rapporto con gli istituti creditizi.
Monitorare con continuità e in dettaglio la Centrale Rischi è per le aziende oggi strategico al fine di approcciare in modo pro-attivo uno degli elementi più importanti nella formulazione del merito creditizio e quindi della disponibilità di credito e del suo costo.
Attenzione però! Il rischio è quello di avere un approccio approssimativo, limitato a richiedere e leggere i dati forniti dalla Banca d’Italia senza farne, essendo essi fondamentalmente grezzi, una riclassificazione e interpretazione di tipo bancario.
La soluzione è il controllo e il monitoraggio costante dei dati CR attraverso la piattaforma web ideata nel 2009 da aCRis ® (basata su un software proprietario, protetto da brevetto, sviluppato e continuamente aggiornato da un team di esperti professionisti informatici e provenienti dal settore bancario) che con varie funzioni di diagnosi e di analisi consente, in tempo reale senza dispersione di tempo in azienda, di individuare i punti di forza e di debolezza della situazione bancaria ottimizzando l’organizzazione delle informazioni e presentando l’andamentale in forma chiara e semplice mediante appositi cruscotti direzionali e report stampabili.
In parole semplici (come affermato anche dalla stessa Banca d’Italia) …
La CR rende più equilibrato il rapporto tra intermediario bancario e cliente.
Chi chiede un finanziamento è consapevole della propria capacità di rispettare gli impegni presi; l’intermediario invece non ha le stesse informazioni e potrebbe quindi essere portato a non concederlo.
I dati della Centrale Rischi servono agli intermediari bancari per conoscere la “storia creditizia” di un cliente e quindi per valutare la sua capacità di rimborso, Chi ha una buona “storia” è più facile che ottenga un finanziamento e a condizioni migliori, analogamente alla situazione di chi non fa incidenti e per questo paga un premio più basso per la sua RC Auto.
I dati CR opportunamente riclassificati e analizzati sono un utile strumento di allerta preventiva interna come anche indicato dall’ODCEC di Milano nel Quaderno 71 SAF.
La piattaforma web di aCRis ® fornisce un ulteriore ausilio per ottemperare da parte degli imprenditori, degli amministratori, dei revisori e dei sindaci agli obblighi imposti dalla Legge 155/2017 e dal successivo D. Lgs. n. 14/2019.
In parole semplici …
Tra gli indicatori interni, accanto agli indici rilevanti gli squilibri economici/patrimoniali/finanziari, la Centrale Rischi rappresenta uno strumento di early warning della crisi d’impresa facilmente attivabile (è sufficiente una semplice richiesta via PEC alla Banca d’Italia) sia dall’azienda che dagli organi di vigilanza societaria il cui utilizzo si ispira a quello da sempre in essere presso il sistema bancario (esiste una comprovata correlazione statistica tra andamento CR e andamento finanziario dell’impresa).
Approfondisci l’argomento scaricando QUI la guida “Conoscere il rating” dell’ABI!
Approfondisci l’argomento scaricando QUI il quaderno 71 SAF “Sistemi di allerta interna”!