La recessione innescata dall’epidemia di Covid-19 accresce in maniera significativa la quota di società di capitali italiane che nel 2020 registrerebbero un fabbisogno di liquidità e un deficit patrimoniale. Le principali misure di sostegno varate dal Governo tra marzo e agosto attenuano fortemente questi effetti: hanno sostanzialmente annullato il maggior deficit di liquidità; hanno ridotto, pur non eliminandolo, il peggioramento nelle condizioni patrimoniali. Il ricorso a nuovi prestiti, anche grazie alle garanzie pubbliche, amplia tuttavia ulteriormente l’indebitamento, in particolare per le aziende più rischiose. L’indebolimento dei bilanci che ne risulta aumenta la probabilità di insolvenza delle imprese.