Come cambia il merito di credito: Riflessi nel rapporto impresa/banca
Il tema è quello del merito di credito: Se non gestite in maniera efficace queste nuove regole renderanno sempre più difficile l’accesso al credito bancario soprattutto per le PMI rendendo necessario che le aziende siano adeguatamente preparate ad affrontare il cambiamento nel rapporto con il sistema bancario.
Nei processi di valutazione del merito di credito delle imprese acquisiscono oggi importanza rispetto al passato i seguenti elementi:
i dati qualitativi
i dati economico/finanziari prospettici (ricavabili da business plan) che si affiancano a quelli storici
il monitoraggio costante delle esposizioni
gli aspetti strategici della gestione aziendale
gli scenari e il risk management
i flussi di cassa e la capacità di rimborso (anche prospettica) rispetto alle garanzie
i fattori ESG (*)
Risulta pertanto indispensabile che le imprese siano in grado di fornire i suddetti elementi di giudizio alle banche rispondendo pro-attivamente a quanto richiesto dalle nuove normative EBA pena l’esclusione dall’accesso al credito (o il peggioramento delle condizioni tecniche ed economiche di accesso).
La lettera E (Environment) indica il primo pilastro, l’ambiente. Valutare l’impatto delle attività aziendali sull’ambiente (efficienza energetica, emissioni di gas serra, gestione delle risorse idriche e dei rifiuti, ecc.) e la capacità delle imprese di offrire prodotti e servizi in grado di rispondere alle sfide climatiche ed ambientali, come la transizione energetica e le strategie low carbon.
La lettera S (Social) include aspetti legati alle politiche di genere, alla tutela dei diritti umani, agli standard lavorativi e ai rapporti con la comunità civile. Valutare l’impatto delle attività delle aziende nei confronti dei suoi dipendenti, clienti, fornitori e la gestione del rapporto con la società civile promuovendo l’impegno per un’economia sociale e solidale.
La G (Governance) include aspetti come l’indipendenza del consiglio di amministrazione, i diritti degli azionisti, la remunerazione dei dirigenti, le procedure di controllo e il rispetto delle leggi nell’ottica di promuovere e sostenere le iniziative responsabili.
Elementi informativi e documenti che l’impresa deve fornire alla banca per migliore il merito di credito.
- Finalità del finanziamento (se del caso, prova della finalità del prestito)
- Bilanci dell’impresa (e relativa relazione di revisione) ovvero prospetti di bilancio e note di accompagnamento a livello di entità singola e a livello consolidato se l’impresa fa parte di un gruppo (stato patrimoniale, conto economico, flussi di cassa) relativi a un periodo ragionevole, conti certificati o sottoposti a revisione contabile, se del caso
- Relazione/prospetto di anzianità dei crediti di qualsiasi natura
- Situazione debitoria con estratti conto/evidenze comprovanti lo stato dei pagamenti v/fornitori
- Situazione in Centrale Rischi ovvero dati dei registri pubblici o privati creditizi contenenti, quanto meno, informazioni sulle passività finanziarie e sugli eventuali arretrati di pagamento
- Rating esterno ove esistente
- Piani di amm.to dei finanziamenti in essere (compresi leasing) ovvero quadro sinottico della posizione finanziaria e del livello di indebitamento
- Situazione del contenzioso e/o rischi legali esistenti alla data dell’istruttoria
- Business model e struttura societaria (con connesse valutazioni in termini di anti-riciclaggio e ESG);
- Business plan ovvero proiezioni economico-finanziarie (stato patrimoniale, conto economico, flussi di cassa)
- Evidenza dei pagamenti fiscali/previdenziali e delle passività fiscali/previdenziali ovvero della situazione dei pagamenti di imposte e contributi
- Garanzie reali e/o finanziarie e relative valutazioni/disponibilità oltre eventuali assicurazioni collegate;
- Documentazione legale a supporto dell’attività operata dall’azienda (e.g. permessi, contratti stipulati)
Elementi di valutazione del merito di credito dell’impresa (sulla scorta delle informazioni messe a disposizione della banca da parte della stessa, come da precedente elenco)
Analisi della posizione finanziaria del debitore
Oltre a tener conto delle best practice del mercato, l’analisi deve includere la probabilità di default, anche calcolabile in autovalutazione, la posizione finanziaria corrente e quella prospettica, la leva finanziaria e l’utilizzo di specifiche metriche e KRIs (*)
Analisi di sensitività nella valutazione del merito creditizio
Le analisi di sensitività devono riflettere quei potenziali eventi negativi che possono compromettere la capacità di rimborso del debitore (e.g. riduzione dei ricavi, aumento tassi di interesse, riduzione cash flow, ritardi nei pagamenti dei clienti, ecc.)
Analisi del business modele della strategia del debitore
Bisogna dare particolare attenzione a: fattibilità del business plan, expertise del debitore nel settore di riferimento e aderenza del finanziamento alle finalità operative
Assessment delle garanzie e dei collaterali
La valutazione dovrebbe focalizzarsi sulle proprietà e l’assenza di vincoli e/o pregiudizievoli sugli asset posti a garanzia nonché su una valutazione esperta, tuttavia le garanzie non sono più di per sé un fattore “strategico” per la concessione del finanziamento